UNO SCATENATO DIRETTORE D'ORCHESTRA:
ENRICO CREMONESI
Milanese, felicemente single, disposto a tutto pur di preservare la lunga chioma che non incontra forbici da 10 anni era un ragazzo timidissimo e introverso fin quando, un bel giorno, non ha incontrato Rosario Fiorello. In scena ogni sabato sera è stato sempre a pochi metri dal conduttore, il pianoforte nero davanti, quasi a proteggerlo. Coda di cavallo e camicia sbottonata, decisamente "sui generis" come direttore d'orchestra. Tanto più che all'occorrenza si lascia stuzzicare, strapazzare, maltrattare ma poi anche coccolare e coinvolgere in pazze gag da quell'istrione che è Fiorello.
"Impossibile offendersi" dice, "Rosario è
un vero amico".
Enrico Cremonesi, 34 anni, milanese trapiantato a Roma è
single perché troppo occupato nel lavoro. E in effetti nella stanza del
residence eletto a sua dimora durante questi mesi di programmazione di "Stasera
pago io
revolution", è tutto un trionfo di computers, tastiere
e chitarre. Sono gli strumenti che gli servono per costruire un arrangiamento.
A Milano si diploma come perito informatico e sostiene una decina di esami in
Economia e Commercio ma non viene mai meno la sua passione per la musica.
Si racconta che da piccolissimo passasse il suo tempo a far finta di suonare
e cantare.
A 4 anni, infatti, inizia a prendere le prime lezioni, poi arrivano i primi
gruppi Jazz e Fusion e le prime esibizioni in club di culto a Milano come "Capolinea",
"Scimmie" e "Tangram" dove impara gran parte del suo lavoro.
A 20 anni la prima tournèe, al seguito di Enrico Ruggeri. Dopo qualche
mese un'altra chiamata: Adriano Celentano lo vuole con sé per il tour
europeo. Con il "Molleggiato" suona anche nei programmi televisivi
"Francamente me ne infischio" e "125 milioni di caz..te".
Nel frattempo prende parte nel ruolo di pianista nella grande orchestra del
maestro Pippo Caruso nei vari show di Pippo Baudo e al Festival di Sanremo.
Contemporaneamente nella sua vita professionale entra il tornado Fiorello e
questo incontro gli dà modo di partecipare alla realizzazione di "Fiorello
Show" per continuare a collaborare alla parte musicale in tutti gli spettacoli
dello Show-man. Lo ricordiamo per la gran simpatia, oltre che per la bravura,
nello spettacolo radiofonico "Viva Radio 2" in onda tutti i giorni
su Rai Stereo 2.
Giunge poi il suo momento magico: da tastierista a direttore d'orchestra. Davvero
una grande prova di responsabilità per Enrico Cremonesi che deve gestire
34 musicisti tutti bravissimi. I risultati sono stati davanti gli occhi di tutti
in queste divertenti serate. Abbiamo avuto la possibilità di ascoltare
le influenze dei Weather Report, di Stevie Wonder, Peter Gabriel e perché
no, anche dei Simply Red.
Ma Cremonesi è anche una persona molto umile, non si ritiene un vero
direttore d'orchestra e dice: "Non scherziamo, i veri direttori d'orchestra
sono altri. Gente come Ennio Morricone, davanti al quale mi tolgo il cappello
per cultura musicale, genio e talento compositivo. La bacchetta non la posso
sfoggiare, è uno strumento che devi saper usare, sennò è
mancanza di rispetto".
Caro Enrico, non essere troppo duro con te stesso, crediamo in te come nell'erede
del maestro Pippo Caruso e speriamo di ascoltarti sempre più spesso.
N-RJYA